Nell’ambito del circuito di eventi in Italia e all’estero che celebrano i 40 anni dalla morte di Luigi Di Sarro arriva a Roma la mostra SEGNI organizzata dal MLAC con il Centro Di Sarro, aderendo alla Giornata del contemporaneo promossa da AMACI.
Il Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro – Centro studi, Spazio espositivo e Archivio storico a lui dedicato, attivo a Roma dal 1981 – organizza e promuove la celebrazione che ha visto dal febbraio 2018 una serie di mostre già realizzate in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura a Stoccarda e Colonia in Germania; Varsavia e Cracovia in Polonia e al Villa Museum dell’Università di Pretoria in Sudafrica. Dopo l’evento a Roma il circuito riprenderà il suo giro internazionale per tutto il 2019.
L’esposizione studiata appositamente per il MLAC, curata da Carlotta Sylos Calò, offre uno spaccato della produzione di Luigi Di Sarro tra gli anni Sessanta e Settanta che evidenzia la trasversalità e multidisciplinarità del suo approccio a tecniche e materiali e, parallelamente, la sua caratteristica concezione del “segno” quale elemento generativo di forme e spazi, senza una reale cesura tra astrazione e figurazione, evidente sia nel lavoro grafico e pittorico, sia in fotografia e scultura, ed ha l’obiettivo di far meglio conoscere la sua multiforme produzione artistica ancora oggi reputata di grande attualità.
Di Sarro, accanito sperimentatore, nel corso della sua attività ha praticato il disegno, la pittura, l’incisione, la scultura, la fotografia e la performance interessandosi in particolare a temi legati al corpo, al movimento, alla luce e alla capacità astrattiva del segno e delle figure geometriche. Morto a soli trentasette anni, ucciso per un fatale equivoco nel clima teso degli anni di piombo a Roma, il 24 febbraio 1979, ha lasciato una vasta produzione artistica (dipinti, disegni, fotografie, sculture, grafica, progetti, appunti, aforismi). Opere di Luigi Di Sarro sono presenti in diverse collezioni pubbliche italiane e straniere (tra cui GNAM, MACRO, Palazzo Braschi e Istituto nazionale per la grafica a Roma, Centre Pompidou a Parigi).