Inaugura mercoledì 14 Marzo 2018 la mostra personale di Marco Angelini. Il progetto espositivo curato da Raffaella Salato e organizzato in collaborazione con la Galleria Emmeotto comprende una cospicua serie di opere in stretto dialogo fra loro e l’una con l’altra, sia per i materiali – e gli oggetti – utilizzati, sia per il soggetto che le anima. Il fil rouge di tale progetto è da rinvenirsi nella dimensione del “sacro” che pervade la vita quotidiana delle persone, indipendentemente dalla religione di loro appartenenza: dimensione che frequentemente, senza che neppure ce ne accorgiamo, trasfigura ed altera la nostra percezione del mondo circostante. Marco Angelini in questo progetto indaga l’utilizzo “altro” dei manufatti di uso comune nelle diverse religioni, utilizzo che snatura l’essenza primigenia dell’oggetto stesso. Parallelamente, l’artista associa tali simboli al cuore umano (nella sua forma anatomica), a voler significare il profondo legame – viscerale, appunto – esistente tra la dimensione dello spirito e quella del corpo inteso come immanenza di vita per l’individuo.