La mostra, dedicata a uno dei più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra, si compone di tre opere storiche dell’artista, appartenenti alla fine degli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta: Muro del tempo del 1968, Spartito del 1969 e Asse d’equilibrio del 1973. Viene però affrontata anche l’attualità di Castellani, difatti la mostra si completa di due serie Superficie grigia e Superficie bianca, entrambe del 1990. I lavori sono composti ognuno da quattro dipinti, concepiti e dunque esperiti come un unico lavoro.
Il passato e il presente dell’artista sono così riuniti mediante la sua tematica costante: l’impercettibile oscillazione tra ripetizione e differenza.
La mostra fa parte del ciclo che il Museo Laboratorio dedica a giovani critici d’arte di area romana ai quali, di volta in volta, è affidata la scelta degli artisti e la curatela delle mostre.