La mostra che ha luogo si concentra sull’interazione fra Arte e Sport, il gesto artistico e il gesto fisico vengono così indagati nelle diverse espressioni della contemporaneità, come potenti linguaggi universali.
La mostra si articola in due momenti conseguenziali: il primo che si svolge al Museo d’Arte Classica della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Sapienza, in cui si può ammirare la statuaria antica avente come soggetto atleti; il secondo invece al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, mediante le opere di Franco Ariaudo, Cranny Aulo, Danilo Correale, Ottorino Mancioli, Emilio Notte, Eduardo Palumbo, Daniele Villa Zorn e le fotografie di Paolo Mussat Sartor.
L’iniziativa, promossa da un gruppo di studenti del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo della Sapienza, grazie al bando di Ateneo “Iniziative culturali e sociali proposte dagli studenti”, ha il patrocinio del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana, della Scuola dello Sport del Coni e dell’Associazione Fare Cultura.
Durante l’inaugurazione della mostra (16 giugno) hanno avuto luogo due performance: Cranny Aulo con Musei intanto Individuali e Daniele Villa Zorn con Dove andare a parare.
Giovedì 22 giugno 2017, in occasione della mostra, si è tenuta al Museo Laboratorio una tavola rotonda dal titolo Lo sport tra agonismo e arte.