In mostra una quarantina di lavori di Marina Bindella: artista, incisore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. La maggior parte delle opere esposte sono state realizzate per l’occasione: si tratta di olii e graffito su tavola, acquerelli, disegni e xilografie di grande formato, in linea con la ricerca avviata qualche anno fa dall’artista. Fitti intrecci di segni pulviscolari, che siano incisi o disegnati, danno vita a immagini di lontana evocazione cosmica o naturalistica, che si dissolvono in una vibrazione luminosa ritmica e palpitante. Nei lavori recenti Bindella riflette sul trascorrere del tempo, inteso non solo come variazione musicale di un tema ma anche come trasformazione dell’immagine in composizioni seriali, restituendo il senso della caducità e dell’impermanenza delle cose. Le incisioni e i dipinti di vaste dimensioni conferiscono alla luce una qualità ambientale che accentua la possibilità di dialogo intimo ed emozionale con lo spettatore.
Contestualmente all’evento espositivo, nel mese di novembre, l’artista ha tenuto un laboratorio di xilografia e tipografia rivolto agli studenti della Sapienza e dell’Accademia di Belle Arti, a conclusione del quale il MLAC ha ospitato la tavola rotonda Il segno inciso nell’arte contemporanea, cui hanno preso parte anche artisti di fama internazionale, come Christiane Baumgartner, Mimmo Paladino e Guido Strazza.