La mostra personale dedicata a Maurizio Savini ha visto susseguirsi nove oli su tavola, dipinti dall’artista nel 1994 e1995. L’idea alla base dell’esposizione è quella del reperto.
Differenti oggetti, rubati al tempo, vengono ridotto a una figurazione a sagoma e isolati in dei rettangoli monocromi. La loro inscrizione in delle specifiche zone, mette in evidenza la linearità delle forme e le pone in evidenza diretta allo spettatore.
La mostra fa parte del ciclo che il Museo Laboratorio dedica a giovani critici d’arte di area romana ai quali, di volta in volta, è affidata la scelta degli artisti e la curatela delle mostre.