Che ci faccio qui? vuole essere una riflessione sull’arte in relazione all’esistenza. L’analisi si muove dall’intimismo, dalla percezione della propria presenza fino al desiderio di esplicitare questa, di dare voce all’io. L’arte come doppio della realtà o come sua emanazione, infine come tentativo di imbrigliare e immortalare quello che per sua natura è effimero e transitorio. Che ci faccio qui? rappresenta lo stupore e il tormento della percezione del mondo.
Realizzata tramite opere, incontri e performance la rassegna si è svolta in più tappe. Il giorno dell’inaugurazione è stata eseguita la performance Nobody’s Room di Silvia Giambrone, con gli attori Davide Enia, Dalila Cozzolino e Andrea Di Palma. Il 6 dicembre si è inaugurato all’ingresso della Sapienza, in piazzale Aldo Moro, il “monumento itinerante” di Davide Dormino, Anything to Say. A Monument to Courage, che vuole essere un tributo al coraggio, alla libertà d’informazione e di pensiero, nonché un’esortazione rivolta al pubblico a far sentire la propria voce.
In occasione dell’iniziativa Musei in Musica Roma, gli studenti di storia dell’arte hanno offerto un servizio di visite guidate alla mostra.