La mostra al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, in collaborazione con il Museo di Antropologia Giuseppe Sergi, presenta per la prima volta Neander Tales, la serie dedicata all’uomo di Neanderthal che Pablo Echaurren ha realizzato durante la pandemia (2020-2022). La sospensione delle abituali coordinate spazio-temporali ha innescato nell’artista una riflessione a ritroso sulle origini del mondo: quali sarebbero state le sorti dell’umanità se a prevalere fosse stato il primitivo Neanderthal anziché l’intelligente Sapiens? È possibile immaginare un’evoluzione alternativa alla prevaricazione sociale e al depauperamento ambientale imposti dal sistema capitalistico occidentale?
Attraverso il cortocircuito tra fonti scientifiche, letterarie, artistiche e cinematografiche, Echaurren mette in scena la contrapposizione ironica e paradossale tra due figure simboliche, quelle del Neanderthal e del Sapiens, in una serie di scatole, sorta di wunderkammern, vetrine naturalistiche, diorami o case di bambola. Le scatole raccolgono insieme selci e fossili, fotografie, riproduzioni di opere d’arte e giocattoli in miniatura in una narrazione fantastica, che riporta l’artista ai suoi lavori del 1974 dedicati all’archiviazione classificatoria di reperti e oggetti sulla scia di Gianfranco Baruchello e di altri significativi precedenti (da Joseph Cornell a Max Ernst, fino a Marcel Duchamp).
Recuperando gli interessi naturalistici della prima giovinezza (“Volevo fare l’entomologo”, dichiara l’artista nel catalogo bilingue di Silvana Editoriale), Echaurren fa propri i risultati delle ricerche paleoantropologiche degli ultimi decenni, che hanno riconosciuto al Neanderthal capacità simboliche e creative fino ad allora inaspettate. Emancipato così dallo stereotipo di un ominide primitivo e violento, l’uomo di Neanderthal sembra oggi indicare a noi, eredi del Sapiens, un diverso ideale di convivenza civile.
Durante l’inaugurazione, il 4 ottobre dalle 18.00 alle 19.00, Giuliano Sacco eseguirà una dimostrazione della tecnica di scheggiatura della selce utilizzata nel Paleolitico (debitage levalloise e percussione bipolare).
Rinfresco a cura di: Casale del Giglio