Mario Giacomelli

Mario Giacomelli nasce il 1 agosto del 1925 a Senigallia. Fin da ragazzo dipinge e scrive poesie. Di professione tipografo, nel 1953 inizia a fotografare ed entra nell’Associazione Fotografica Misa, fondata da Giuseppe Cavalli; grande mentore per Giacomelli, Cavalli lo inizia alla riflessione sulla fotografia e sull’arte, e introducendolo ben presto anche nell’ambiente dei concorsi fotografici, nei quali, sin dagli esordi, viene notato per la cifra stilistica inedita. Nel 1956 Cavalli lo accoglie nel prestigioso gruppo La Bussola. Il 1964 segna indelebilmente la direzione della sua carriera: John Szarkowski, direttore del dipartimento di Fotografia del MoMA di New York, lo inserisce nella mostra The Photographer’s Eye e acquisisce alcune fotografie dalle serie Scanno e Io non ho mani che mi accarezzino il volto. Nel 1970 espone alla Galleria Il Diaframma di Milano – primo spazio in Italia esclusivamente dedicato all’esposizione di fotografie – e in quell’occasione eccezionalmente, Giacomelli espone insieme alle fotografie anche una quindicina di dipinti. Altra data significativa è il 1978, quando Giacomelli è invitato alla Biennale di Venezia, e ispirato dal titolo della rassegna From Nature to Art, from Art to Nature, espone le fotografie dalla serie Presa di coscienza sulla natura. Le sue opere sono oggi conservate nei maggiori musei del mondo ed è considerato unanimemente uno tra i più grandi Maestri della fotografia. Mario Giacomelli muore il 25 novembre del 2000, a Senigallia.