Mercoledì 2 maggio dalle 10.00 alle 18.00.
368 allievi ed insegnati volontari della rete Scuolemigranti e della Comunità di Sant’Egidio sono stati invitati a visitare la mostra “Cesare Tacchi. Una retrospettiva”, accolti da studentesse e studenti del Dipartimento di Storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza: Alessandra Balleriano, Giulia Cardinali, Flavia Cecconi, Jacopo De Blasio, Sara Esposito, Simone Federici, Ilaria Franceschi, Francesca Manchia, Francesca Orecchio, Veronica Orlandi, Alice Penconi, Julie Pezzali, Veronica Proietti, Silvia Punzo, Chiara Ravagli, Agnese Ventura, Federica Vicario, Nicolò Zaccaria. Elisa Genovesi ha fatto da punto di raccordo del gruppo di Sapienza.
L’iniziativa è ideata dall’Azienda Speciale Palaexpo e dalla Cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, realizzata in collaborazione con la rete Scuolemigranti, con l’adesione di Biblioteche di Roma – Roma Multietnica, Comunità di Sant’Egidio e Società Dante Alighieri e si avvale del patrocinio del Dipartimento di Storia dell’arte e dello Spettacolo dell’Università di Roma La Sapienza.
Si rivolge a tutti coloro i quali, provenienti da diverse parti del mondo, si trovano a Roma impegnati in un processo di inserimento sociale, culturale e professionale condotto nelle numerose scuole di italiano per stranieri fondate sul volontariato che operano in Città.
L’intento è quello di sperimentare dinamiche di integrazione tra neo-immigrati e cittadini romani, scegliendo come sede di confronto la sfera culturale.
La mostra di Cesare Tacchi in corso al Palazzo delle Esposizioni è sembrata rappresentare una buona occasione per introdurre spunti sulla storia e sulla società italiana degli ultimi decenni, in una prospettiva di condivisione, attraverso strumenti culturali e linguistici. L’arte contemporanea, inoltre, è per sua natura fatta di immagini e di temi che ciascuna persona può interpretare con la propria sensibilità senza l’ausilio di particolari strumenti storici e filologici.
Studenti e volontari sono stati pertanto invitati a visitare la mostra gratuitamente accompagnati, in piccoli gruppi o singolarmente, dagli studenti della Sapienza.
L’appuntamento del 2 maggio attraversa un percorso articolato in diverse fasi condotto con l’ausilio di diverse figure professionali e mirato alla formazione del gruppo di studenti della Sapienza, in prima linea nell’accoglienza dei nuovi cittadini romani.
Al termine dell’iniziativa, tutti coloro che hanno partecipato a diverso titolo alla realizzazione della iniziativa, si sono impegnati in una riflessione critica sulla validità del progetto, soprattutto alla luce delle problematiche legate alla diversità tra le culture e alle dinamiche dello scambio e della trasmissione interculturali.
Si tratta di un progetto sperimentale che auspichiamo possa rappresentare il primo passo per un più ampio programma di iniziative.