A chi è rivolto
Il tirocinio è aperto agli studenti di storia dell’arte (magistrale)
CFU
6 CFU
Attività previste
Partecipazione a seminari (4 o 5) e guida di visite (2 giorni tra fine aprile e inizi maggio)
Iscrizioni
Inviare la propria candidatura a Elisa Genovesi eliartpsw@hotmail.it entro il 19 marzo 2018
Appuntamento preliminare: ci sarà un appuntamento a bando aperto in Dipartimento alle 17 di lunedì 12 marzo (appuntamento in aula II del dipartimento di storia dell’arte); gli interessati e le interessate possono già partecipare.
Descrizione del progetto e attività previste
Nuovi cittadini romani è un progetto mirato a sperimentare dinamiche di integrazione tra neo-immigrati e cittadini romani, che sceglie, come piattaforma di confronto, la sfera culturale. Si tratta di un progetto sperimentale e potrebbe rappresentare il primo passo per un più ampio programma di scambi. Quanto si propone di attuare in questa fase è l’apertura, simbolica e fattuale, del Palazzo delle Esposizioni ai “nuovi cittadini” grazie alle competenze in materia didattica del Palazzo delle Esposizioni e con il contributo degli studenti dell’Università “Sapienza”. L’esperimento sarà avviato in occasione della mostra antologica di Cesare Tacchi (inverno – primavera 2018) e il racconto offerto ai “nuovi cittadini” sarà incentrato non soltanto sull’opera dell’artista, ma più in generale sulla storia e sulla società italiana così come si sono sviluppate nell’arco temporale abbracciato dal lavoro di Tacchi, dalla fine degli anni Cinquanta sino ai nostri giorni. Il progetto si svilupperà attraverso una serie di tappe durante le quali le competenze del Palazzo delle Esposizioni, i docenti universitari e altri esperti, formeranno in quattro o cinque seminari un gruppo di studenti, offrendo loro una conoscenza “straordinaria” su una rosa di argomenti e in relazione agli ultimi cinquanta anni. Gli studenti a loro volta in due incontri finali da tenersi tra fine aprile e inizi maggio dovrebbero raccontare la cultura italiana mettendo a punto le modalità di trasmissione con l’aiuto della sezione didattica del Palazzo delle Esposizioni.