La mostra al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, in collaborazione con il Museo di Antropologia Giuseppe Sergi, presenta per la prima volta Neander Tales, la serie dedicata all’uomo di Neanderthal che Pablo Echaurren ha realizzato durante la pandemia (2020-2022). La sospensione delle abituali coordinate spazio-temporali ha innescato nell’artista una riflessione a ritroso sulle origini del mondo: quali sarebbero state le sorti dell’umanità se a prevalere fosse stato il primitivo Neanderthal anziché l’intelligente Sapiens? È possibile immaginare un’evoluzione alternativa alla prevaricazione sociale e al depauperamento ambientale imposti dal sistema capitalistico occidentale?
Elisa Roma e Giulia Serreli curano Le Guide del MLAC, il podcast che racconta la mostra, con approfondimenti e curiosità. Quattro appuntamenti per scoprire da vicino le opere esposte nelle quattro sezioni dell’esposizione.
Il primo gruppo di opere ci riporta agli anni giovanili e di contestazione di Pablo Echaurren…
Nella seconda sezione della mostra, l’artista presenta alcuni aspetti biografici e personali: immaginare l’Uomo di Neanderthal come suo diretto antenato gli permette di riscrivere la propria storia, ricollegando le sue radici a una discendenza meno aggressiva.
Ma quali sono gli artisti che hanno ispirato Echaurren? Ce lo rivelano le scatole della terza sezione.
La quarta e ultima sezione della mostra gioca su una tematica ricorrente: il tempo. Le scatole finali ci permettono di tracciare un cerchio: dalle prime esperienze formative, Echaurren è passato alla riscrittura della propria storia. Ci ha poi raccontato i propri modelli artistici, più simili ai Neanderthal che ai Sapiens, e, infine, riflette sul tempo e sul ritorno alla terra, alle origini.