Mercoledì 13 febbraio 2019 si è tenuto l’incontro conclusivo della seconda edizione di Nuovi cittadini romani, che ha coinvolto le operatrici dei Servizi Educativi di Palazzo delle Esposizioni, gli insegnanti volontari delle scuole di italiano per stranieri e le studentesse del Dipartimento di Storia dell’arte della Sapienza Università di Roma.
Il progetto, sperimentato lo scorso anno in occasione della mostra Cesare Tacchi. Una retrospettiva, è stato ideato dall’Azienda Speciale Palaexpo e dalla Cattedra di Storia dell’arte contemporanea della Sapienza Università di Roma, e realizzato in collaborazione con la rete Scuolemigranti, nonché con l’adesione di Biblioteche di Roma, Comunità di Sant’Egidio e Società Dante Alighieri. I destinatari dell’iniziativa sono i nuovi cittadini romani, provenienti da diversi paesi del mondo e coinvolti in un processo di integrazione sociale avviato dai volontari delle numerose scuole di italiano per straneri attive in città.
Due appuntamenti, martedì 15 e giovedì 17 gennaio, durante i quali allievi e insegnanti volontari sono stati invitati a Palazzo delle Esposizioni per visitare la mostra Piero Tosi. Esercizi sulla bellezza. Gli ospiti sono stati accolti e guidati in gruppi nelle sale della mostra dalle studentesse di Storia dell’arte della Sapienza Università di Roma: Giulia Cardinali, Livia Carrai, Flavia Cecconi, Roberta Ciannella, Carmen di Bari, Lucia Daino, Sara Esposito, Luisa Fioravanti, Ilaria Franceschi, Michela Maffongelli, Veronica Orlandi, Julie Pezzali, Silvia Punzo, Martina Silvi, Margherita Sozio, Giulia Sperandeo, Federica Vicario; preparate dalle operatrici dei Servizi Educativi di Palaexpo Michela Tonelli e Giovanna Lancia, e coordinate da Elisa Genovesi.
Come è emerso dalla riunione finale – momento di rielaborazione di una serie di incontri di formazione che hanno coinvolto diverse figure professionali –, l’esperienza ha rappresentato una significativa ed efficace occasione di inclusione e di dialogo interculturale. Oltre a essere stata utile agli studenti delle scuole coinvolte per l’ampliamento della conoscenza della lingua italiana, e aver costituito per le studentesse di Storia dell’arte un esercizio volto allo sviluppo di una certa elasticità concettuale e linguistica, infatti, la visita guidata si è trasformata in un momento di scambio particolarmente fertile dal punto di vista culturale e umano, grazie anche agli strumenti e alle metodologie di comunicazione adottati.
La mostra, dedicata ai laboratori di costume proposti da Piero Tosi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha offerto la possibilità di osservare fotografie e manufatti di particolare impatto estetico e di compiere un’esperienza tattile dei materiali impiegati per realizzarli. Ha permesso, inoltre, di affrontare temi quali la rilevanza del lavoro artigianale, la complessità dello studio di fonti storiche disparate e il cambiamento delle mode in base al luogo e al periodo storico.
Un’occasione, quindi, per riflettere sulla relatività del concetto di bellezza. E in effetti l’importanza del coinvolgimento dei nuovi cittadini nei luoghi dell’arte ha a che fare proprio con questo concetto: se l’integrazione nasce dalla conoscenza reciproca, la meraviglia suscitata da una bellezza diversa da quella a cui si è abituati è il più potente motore dell’integrazione.
La seconda edizione di Nuovi cittadini romani si è chiusa con il rinnovato entusiasmo di tutti i partecipanti, con l’auspicio di una terza edizione e di un sempre più ampio programma di iniziative.